Lorenzo Guazzini (XX secolo)

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Lorenzo Guazzini, uno scultore attivo principalmente a Roma agli inizi del XX secolo, partecipò al terzo concorso per l'ornamentazione scultorea del sottobasamento della colossale statua equestre di Vittorio Emanuele Secondo nel complesso monumentale del Vittoriano, destinato a diventare "L'altare della Patria". Il tema del concorso richiamava il significato civile e politico del monumento, in particolare l'unificazione d'Italia. L'opera richiesta doveva svilupparsi in due grandi fregi, complessivamente lunghi quasi cento metri ed alti circa quattro, che avrebbero trovato posto ai lati della centrale figura allegorica di Roma. Il Guazzini, insieme ad altri diciotto tra i migliori scultori italiani dell'epoca, tra cui Ettore Ximenes, Arturo Dazzi, Lodovico Pogliaghi, Antonio Ugo e Angiolo Zanelli, partecipò al concorso presentando un bozzetto. La Commissione preposta al concorso, nella seduta del 19 gennaio 1909, riconobbe i notevoli pregi di tutti i bozzetti presentati, ma scelse infine quello di Angiolo Zanelli, che poi eseguì l'opera. Nonostante la sconfitta nel concorso, il Guazzini lasciò un'impronta significativa nella scultura italiana, con la sua produzione di busti, ritratti, medaglioni e opere funerarie. La sua opera si distingue per l'accuratezza nell'esecuzione e la cauta adesione allo stile floreale, dimostrando una grande maestria nell'uso dei materiali e nella resa dei dettagli. Tuttavia, il suo nome è spesso legato soprattutto alla sua partecipazione al concorso del Vittoriano, che testimonia la vivacità del dibattito artistico del suo tempo e l'importanza del monumento simbolo dell'unità d'Italia.

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